In Sicilia sono 212 su 390 i comuni che si sono dotati del Piano d’azione per l’energia sostenibile alla data del 2 febbraio 2015; l’isola è considerata un esempio di eccellenza in Europa. Il riconoscimento arriva dal Covenant of Mayors, il “Patto dei sindaci”, ovvero l’iniziativa della Commissione europea, cominciata nel 2008, che ha come obiettivo il coinvolgimento dei comuni del Vecchio continente innalzare del 20% la quota di consumi da fonti rinnovabili, migliorare del 20% l’efficienza energetica e abbassare del 20% le emissioni di C02 entro il 2020.
A fornire il dato è l’assessorato regionale all’Energia, tracciando un primo bilancio del programma regionale “Start up patto dei sindaci“, raggiunto grazie al sostegno della Regione ai comuni che hanno deciso di aderire dotandosi del Paes. Per consentire alle amministrazioni locali di redigerli, la Regione ha destinato 7,5 milioni di euro per finanziare i piani, uno strumento di cui i comuni devono dotarsi per accedere alla nuova programmazione dei fondi Ue in tema di energia. Secondo i dati dell’assessorato, i comuni che hanno trasmesso il Paes alla www.piattaforma.energia.sicilia.it sono 212, mentre altri 121 sono in fase di definizione. 55 i comuni della provincia di Palermo, 51 quelli di Messina, 28 di Agrigento, 25 di Catania, 20 di Caltanissetta, 11 di Siracusa, 9 di Ragusa, 8 di Trapani e 5 di Enna. “E’ un risultato straordinario – dice l’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto – e adesso la sfida consiste nel trasformare in azioni concrete gli interventi previsti nei Paes”. “I comuni che hanno aderito all’iniziativa sono 333 – aggiunge il dirigente del dipartimento Pietro Lo Monaco – Sono in corso trattative con il ministero dello Sviluppo economico per reperire altre risorse da destinare a quelli virtuosi che non sono riusciti a definire i Paes entro il 2 febbraio”.