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Eolico: la Regione Puglia boccia le pale nel Parco del Negroamaro

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eolico2Si chiude con una bocciatura sonora il capitolo spinoso del mega eolico sulla collina di Sant’Elia, a Campi Salentina. La Regione Puglia esprime giudizio di compatibilità ambientale negativa: un diniego che era già nell’aria, dopo il parere reso dal comitato regionale per la Via del 27 maggio scorso, ma che ora ha i crismi dell’ufficialità con l’avviso della Dirigente dell’Ufficio Programmazione, Politiche Energetiche, VIA e VAS Caterina Dibitonto. Dunque, scongiurate le 14 pale eoliche sulla serra, quelle che il gruppo ravennate Tre Tozzi Renewable Energy, lo stesso della centrale a biomasse di Cavallino, avrebbe voluto impiantare per produrre 22,4 Mw.

Una storia contorta e dai tanti punti interrogativi. I documenti ufficiali dicono che, dopo l’istanza depositata nell’ottobre 2012 per avviare la procedura di valutazione di impatto ambientale, la società aveva incassato da subito il parere favorevole con raccomandazioni dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, il sì con prescrizioni dell’Autorità di Bacino e del Settore Ambiente del Comune e della Provincia.

Nessun interesse per il fatto che la zona fosse inserita nel Parco del Negroamaro, già in parte compromesso dalla presenza di ben 80 parchi fotovoltaici estesi su 390 ettari.

Poi, la svolta arriva con le vive proteste dei cittadini, l’impegno della stampa e il parere negativo dell’Arpa Puglia del 25 febbraio scorso. Da quel momento, tutti si accorgono che non può esserci posto per quegli aerogeneratori sulla dorsale delle serre di Sant’Elia. Anche il Comune di Campi, in consiglio comunale, delibera quindi per il no e lo fa anche la Direzione regionale del MIBAC. Emergono i contrasti delle opere con il piano regolatore, la “sovrapposizione al sistema storico degli insediamenti”, la vicinanza estrema ai centri abitati, la “presenza di esemplari meritevoli di tutela”, ma soprattutto la “particolare trama agraria del territorio e la spiccata vocazione alle produzioni vitivinicole di qualità con specifico riferimento alla produzione del “Negroamaro”. Non tutto può essere convertito in centrale.


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