I Rockefeller i magnati del petrolio, sarebbero pronti ad abbandonare gli investimenti nei combustibili fossili e indirizzare il proprio business dall’oro nero alle fonti rinnovabili. Un paradosso per una famiglia che sull’oro nero della Standard Oil ha costruito la sua fortuna.
L’annuncio, rivelato in anteprima dal New York Times, potrebbe essere ufficializzato già nella giornata di oggi, in previsione del summit delle Nazioni Unite sul clima a New York.
Il Rockefeller Brothers Fund, l’organizzazione filantropica degli eredi Rockefeller che ha un portafoglio da 860 milioni di dollari, si unirà alle 180 organizzazioni ed istituzioni che hanno venduto asset petroliferi per investire in energie rinnovabili.
“Per noi – ha detto Steven Rockefeller – l’operazione ha una dimensione morale, ma anche economica. Prevedo problemi per le aziende che non difenderanno il pianeta dai cambiamenti climatici”. L’attivismo nel disinvestimento dai carboni fossili è iniziato dai college universitari, ma non tutti sono allineati: Harvard, per esempio, con i suoi 32,7 miliardi investiti si è chiamata fuori. E d’altra parte anche se l’operazione colpirà i prezzi delle azioni, le società che continuano a macinare profitti, non avranno bisogno di iniezioni di capitali: “Il disinvestimento – dicono i supporter – avrà un effetto indiretto sulle compagnie portando maggiore attenzione ai cambiamenti climatici”.