L’energia è ovunque, basta saperla individuare e sfruttare correttamente. Il principale limite allo sfruttamento della biomassa come fonte di energia è legato alla carenza di spazi per la coltivazione: per ottenere un significativo beneficio economico sarebbe infatti necessario produrre quantità di materiale molto elevate, sottraendo spazi alla coltivazione per uso alimentare e alle altre attività agricole.
Ma dagli Stati Uniti arriva un’altra novità nel settore delle rinnovabili e del riutilizzo degli scarti delle industrie agroalimentari che coniuga l’esigenze alimentari con quelle energetiche; in California è stato infatti sperimentato un sistema per produrre energia da biogas prodotto dai gusci delle noci. Il sistema è stato ideato da Russ Lester, proprietario della Dixon Ridge Farms, e che potrebbe permettere una forte diminuzione del consumo di energia.
La soluzione è stata illustrata alla Yale Climate Connections, nella quale si stava parlando dello sviluppo di tecniche per la trasformazione dei rifiuti in energia. Russ Lester ha illustrato il sistema per ricavare energia, convertendo i gusci in elettricità dopo averli trasformati in biogas grazie a un generatore speciale. Il calore dei forni, inoltre, viene usato per asciugare le noci raccolte, mentre gli scarti di lavorazione vengono usati come fertilizzante per nuovi alberi che una volta cresciuti contribuiscono a loro volta ad assorbire CO2.
L’intento di Russ Lester, proprietario della Dixon Ridge Farms, era quello di ridurre l’elevato quantitativo di energia necessario all’essiccazione delle noci. La soluzione, afferma lo stesso Lester, “è piovuta letteralmente da un albero” ed è stata rilanciata da Yale Climate Connections come una delle soluzioni che, grazie alla trasformazione dei rifiuti in energia, possono contribuire a contrastare i cambiamenti climatici. In questo senso, spiega Lester, “il guscio si è rivelato una buona fonte di energia per avere elettricità rinnovabile e calore”.
Grazie a questo sistema la fattoria produce “più energia di quella di cui ha bisogno e vende l’elettricità in eccesso alla rete”. La vocazione “green” si estende però anche all’energia termica: il calore sprigionato dai forni viene riutilizzato per asciugare le noci raccolte.